L’introduzione della figura dell’Organismo di Vigilanza ex d.lgs. 231/2001, costituisce un importante passo in avanti verso la promozione della cultura della legalità, della prevenzione e della tutela dell’integrità aziendale.
In un mondo in rapida evoluzione, come quelle delle imprese di maggiori dimensioni, in cui l’etica e la trasparenza stanno diventando sempre più una priorità, l’Organismo di Vigilanza si pone come il garante e della condotta virtuosa dell’azienda, in relazione al rispetto del Modello Organizzativo adottato.
Quali aree di rischio tenere in considerazione
Deve costituire un efficace ed effettivo presidio contro il rischio di reati commessi nell’ambito delle attività aziendali. In relazione a tali attività si deve considerare da un lato la specifica attività svolta dall’ente per calibrare il Modello sulle rispettive aree di rischio; dall’altro, non si può non considerare aree di rischio molto elevato comunemente contestate dalle autorità giudiziarie e verificabili in concreto, quali:
- la corruzione (d.lgs. 190/2012 il relativo reato presupposto art. 25)
- riciclaggio e autoriciclaggio (d.lgs. n. 231/2007 e il relativo reato presupposto art. 25 octies)
- i reati societari (d.lgs. 61/2002 e il relativo reato presupposto art. 25 ter)
- i reati tributari (d.lgs. 74/2000 e il relativo reato presupposto art. 25 quinquesdecies)
- la normativa in materia di sicurezza del lavoro (t.u.s.l. 81/2008 il relativo reato presupposto art. 25 septies)
- i reati ambientali (t.u.a. 156/2006 e d.lgs. 68/2015 e il relativo reato presupposto art. 25 undecies)
L’Organismo di Vigilanza, in particolare, incarna un impegno concreto per il rispetto delle leggi e dei principi etici, contribuendo a creare una cultura aziendale basata sull’integrità e sulla trasparenza. Inoltre, attraverso la promozione di politiche, procedure e comportamenti etici, l’Organismo di Vigilanza sviluppa una forte coscienza organizzativa che permea tutti i livelli dell’azienda.
I compiti principali
L’OdV ha il compito di individuare i potenziali rischi di commissione di specifici reati, previsti tassativamente dal catalogo dei reati presupposto, in relazione all’attività e all’ambito di operatività dell’impresa, mediante diverse tipologie di attività preliminare, che richiedono una profonda conoscenza delle realtà aziendale all’interno della quale il Modello va implementato.
Attraverso una valutazione dei processi aziendali, l’OdV identifica le aree di maggior rischio e prevede delle misure preventive per impedire che si verifichino i reati previsti dalla normativa 231.
L’Organismo di Vigilanza è l’organo deputato al controllo e al puntuale rispetto del Modello organizzativo che ha predisposto ed elaborato, adeguandolo alle specificità dell’azienda e assicurandosi che sia conforme alle normative vigenti.
Per fare ciò deve dunque conoscere bene la realtà aziendale ed essere costantemente aggiornato sulla normativa da applicare, in relazione ai reati presupposto.
È fondamentale che il Modello sia adattato alla specifica realtà aziendale.
L’Organismo di Vigilanza si occupa, inoltre, del costante monitoraggio dell’efficacia del Modello anche in relazione alle politiche aziendali.
Infatti, periodicamente, effettua delle revisioni per verificare la corretta attuazione delle misure adottate e per suggerire agli organi aziendali eventuali aggiornamenti, anche e soprattutto in forza delle modifiche legislative.
E’ fondamentale, nell’ottica della promozione della cultura della legalità e dell’etica all’interno dell’impresa, basata sul rispetto delle regole – in generale – e di quelle contenute nel Modello.
Per questo motivo, l’Organismo di Vigilanza ha il compito di sensibilizzare e formare il personale sul contenuto del Modello 231, sulle norme di comportamento etico e sulle politiche aziendali.
A seguito dell’entrata in vigore della normativa in materia di whistleblowing, l’ANAC (autorità anticorruzione) ha divulgate delle Linee guida nelle quali ha suggerito un’altra importante funzione dell’OdV: quest’organo, infatti, dovrebbe assolvere anche alla funzione di canale di comunicazione interno per la segnalazione di comportamenti illeciti o non conformi al Modello.
Tale nuova funzione, rende sempre più centrale la figura dell’OdV, soprattutto in tutte quelle realtà aziendali più strutturate dove le previsioni di questa normativa, oltre ad essere effettivamente applicabile, diventano obbligatorie.